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Odysseo e Poseidone: la sfida eterna tra uomo e mare

Tra i tanti fili che intrecciano l’Odissea, quello del conflitto tra Odysseo e Poseidone è forse il più potente e simbolico. Non si tratta soltanto di un contrasto tra un uomo e un dio, ma della rappresentazione viva dello scontro tra la fragilità umana e la forza indomabile della natura.

Tutto peggiora dopo l'accecamento di Polifemo, figlio di Poseidone. Per vendicarsi, il dio del mare giura di rendere il viaggio di Odisseo il più tormentato possibile. Da quel momento, ogni onda che si infrange sulla sua nave diventa una sfida: tempeste improvvise, rotte deviate, approdi imprevisti. È Poseidone a trattenere Odisseo lontano da Itaca, costringendolo a un pellegrinaggio infinito, a misurarsi continuamente con i propri limiti.

Ed è proprio in questo susseguirsi di ostacoli che Odisseo si imbatte in uno degli episodi più celebri: l’incontro con le Sirene. Non più soltanto tempeste e scogli, ma la prova dell’animo, del desiderio e della conoscenza. Il mare, sotto lo sguardo di Poseidone, smette di essere solo fisico: diventa un territorio interiore.

In questa prospettiva, il viaggio di Odisseo non è soltanto un ritorno a casa. È un continuo confronto con la propria identità, con ciò che significa essere mortale di fronte a un destino che appare più grande di lui.

Ed è proprio questo il momento in cui lo incontriamo in Euploia. Non è la fine del viaggio, è il riconoscere la propria storia.

È il potere del mare che ci mette alla prova.

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